L’articolo precendente riguardava la resistenza e la sua importanza nel calcio. Nel passato la forza è stata spesso sottovalutata come componente delle capacità condizionali. Alcune scuole di pensiero, non troppo tempo fa, sostenevano che allenamenti per la forza rendevano un giocatore lento e poco mobile. Alla luce dei fatti, basandosi sulla velocità rilevata è proprio l’opposto. Ovviamente, un giocatore di calcio non dovrebbe avere la fisionomia di un bodybuilder, ma comunque allenare la forza associata all’attvità praticata in questo caso il calcio. Alla fine, capacità motorie efficienti e ben sviluppate sono alla base di accelerazioni e corsa.

Tiri da varie distanze, stacchi per colpi di testa, contrasti, cambi di direzione e finte, accelerazioni, rimesse laterali, sono tutti movimenti che richiedono una certa muscolatura per esser efficaci, sopratutto ad alti livelli. All’interno della partita i vari tipi di forza sono mostrati come: forza massima, reattiva e ovviamente esplosiva. La parola “forza” in se ha abbastanza significati per mostrare l’importanza di essa per un giocatore di calcio e questo non lo renderà lento ma piuttosto veloce. Se la forza esplosiva è sviluppata correttamente, consentirà all’atleta di muoversi alla sua massima velocità. Alcuni giocatori infatti creano problemi alle squadre avversarie, grazie alla loro velocità. Specialmente con azioni ripetute, date dall’allenamento di forza resistente, questo quarto tipo di forza particolarmente importante.

Al contrario dell’allenamento per resistenza, per forza e velocità si pongono diversi problemi. Miglioramenti in queste due caratteristiche sono più difficili da ottenere e mantenere. La teoria che uno sprinter nasce sprinter non è da sottovalutare infatti generalmente molte delle abilità di accelerazione e forza di un giocatore sono geneticamente predeterminate. La ragione di tutto ciò è la componente biologica delle fibre muscolari. Sono presenti tre tipi di fibre: lente (o rosse), intermedie e veloci (o bianche). Allenamenti per la resistenza stimolano la trasformazione di fibre muscolari, che per esempio convertono fibre intermedie in fibre lente. In questo modo i muscoli saranno più predisposti a prestazioni di lunga durata aumentando la loro capacità di resistenza. Invece la conversione di fibre medie o lente in fibre veloci innescate dall’esercizio fisico è possibile solo in quantità limitate. Allenamenti ad alta intensità e velocità stimolano prevalentemente la formazione di fibre intermedie, le quali hanno ruolo molto importante sopratutto quando si tratta di forza resistente, corsa a media intensità e sviluppo muscolare.

In aggiunta all’aumento di forza e velocità tramite un allenamento appropriato, una muscolatura ben sviluppata vi mostrerà anche altre caratteristiche. Primo, c’è un aumento della prestazione calcistica, in aggiunta ad una forza esplosiva adatta ai movimenti del calcio. Un altro effetto positivo è il prevenire maggiormente infortuni. Muscoli ben allenati danno maggior protezione al sistema muscolo scheletrico, specialmente in giunture e legamenti articolari. In particolare allenare addominali e muscoli del dorso è fondamentale, non solo per mantenere una postura corretta ma anche per provvedere ad una posizione del corpo stabile durante vari movimenti. Molti allenatori avranno senz’altro sentito parlare di “core training”, questo tipo di allenamento funge sopratutto a sviluppare e stabilizzare il tronco del corpo, ovvero muscoli dorsali e addominali.

In definitiva abbiamo osservato che un buon allenamento di forza e rapidità è molto importante per la prestazione dei giocatori. Il calcio moderno non può esser affrontato senza una base di forza. Come nell’allenamento di resistenza, la condizione dell’atleta migliorerà prevenendo fatica e infortuni. Il “Come e cosa allenare” sarà spiegato nel nostro prossimo articolo.

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Raccomandazione libro:
Mark Verstegen – Core Performance